giovedì 17 gennaio 2013

Decido io chi sono



Quando si cambia, si ci trasforma in meglio o in peggio, non si è più come prima.
Ma in verità sono io a decidere chi sono, chi voglio essere.


Cambiare. Un verbo dai molteplici significati, con cui spesso qualche persona ci informa che non è più quella di prima. Una frase davanti alla quale mi ci sono trovata realmente e forse, anche qualcuno tra voi, cari lettori.
« x(fatto o persona) mi ha cambiato: mi sento diverso.» «Sono cambiato, non sono più quello di prima.».
Oltre la confusione iniziale, dove non sai come reagire a tale affermazione -mi stai allontanando o hai bisogno di aiuto?-, suona strano ripensarci dopo, a mente fredda.
Così iniziano le tue riflessioni su quanto questa parola possa permettersi e cosa stia realmente ad indicare.
Crescita. Così come da bambino si diventa adolescente e poi uomo, proseguendo fino alla vecchiaia, allo stesso modo il nostro corpo e la nostra personalità si evolvono, mutandoci. Finchè magari, non riconosciamo più nemmeno noi stessi.
Emozioni. Anche una gran felicità o una gran paura lasciano il segno. Di cui portiamo le tracce indelebili nella nostra interiorità, pronte a riaffiorare ogni qual volta vogliamo o meno.
Istruzione. Impariamo tanto dalla scuola e dal lavoro, ma allo stesso tempo assorbiamo ancora di più dalla vita. Quando siamo a conoscenza di un universo nuovo e ne impariamo le regole, è difficile tornare indietro.
Tecnologia. La nostra fidelizzazione con essa aumenta giorno dopo giorno, diventando sempre più parte di noi. Trasformandoci un pezzettino alla volta (magari nel cyborg di Gibson).
Possiamo andare avanti: non esiste un preciso limite a ciò che può cambiarci.
Come esseri umani, come qualsiasi cosa nell'universo, siamo soggetti a cambiamenti, che ci modificano e ci strutturano in egual modo.

Non sarei me stessa se non avessi vissuto la mia vita nella maniera esatta in cui si è svolta.
Non sarei me stessa se fossi nata e cresciuta in un'altro posto.
Non sarei me stessa, se una qualunque virgola della storia della mia esistenza fosse spostata.

Nella vita, così come in particolar modo nella rete, spesso ci si immedesima in altri sé: come in un palcoscenico, ogni attore sociale recita un ruolo (vedi teorie di Goffman). Un ruolo a volte scelto, a volte affidato dal contesto. Modificabile e interscambiabile.
A seconda del pubblico di riferimento, mi comporto come gli altri e la società vogliono.
Infatti non andrei mai da mio padre a parlargli delle mie avventure romantiche -ne lui se lo aspetterebbe-, così come non annoierei un'amico solo con frasi di circostanza sull'accaduto.

Modifichiamo il nostro atteggiamento, il nostro stile, la nostra vita e persino la nostra educazione continuamente: non mi rivolgo allo stesso modo sia con il salumiere che con mio nonno, mi pare ovvio.
Ma, anche se nel mio retroterra culturale c'è l'abitudine a rapportarmi differentemente con questi due uomini, ciò non significa che non sia vera e reale con entrambi.
Qui il dubbio: è quindi questo cambiamento (di cui tanto parlano) un qualcosa di così evidente e repentino da sconvolgere una persona?
Anche io spesso mi sento cambiata, differente, ma non per questo smetto di essere chi realmente sono: ovvero me stessa, con tutti i miei cambiamenti d'umore, di atteggiamento, di stile, le mie lagne e così via.

Sono io a decidere chi sono, chi essere. E sono sempre io a decidere come comportarmi con il prossimo.

Per quanto possa cambiare, anche bruscamente, la sostanza quella è: aggiungere o sottrarre qualcosa, non mi renderà chissà quanto diversa.
E se voglio dire di "essere cambiata", sono sempre io a stabilirlo.

Poichè, considerando anche tutto quello che può capitare nella vita, se sono ferma, immobile sui punti che mi son creata, sulle mie sicurezze, per quanto potrò vacillare, niente e nessuno mi farà mai cadere.
Perchè l'ho deciso io, sempre e solo io.

Quando facciamo questi cambiamenti tanto declarati, non è per necessità, ma per nostra volontà.
Ecco una sicurezza che ho maturato con l'esperienza.

Didi

Nessun commento:

Posta un commento